Project X – che cosa bolle nel calderone?

Project X – che cosa bolle nel calderone?

Project X è un folle esperimento di homebrewing che affonda le sue radici in tempi assai più felici…
Si tratta di un mazzo che sfrutta una delle carte che maggiormente stravolgono il campo di battaglia (scusate il modernismo, nda), ma che non ha mai visto gioco in archetipi davvero competitivi in 25 anni. Ma partiamo dall’inizio…

Un nuovo progetto

Sono davvero felice di essere stato contattato dai ragazzi di MtG 696 per iniziare una nuova collaborazione. Sono Mav3, giocatore di Magic dai tempi della Seconda Edizione italiana. Ho sempre avuto un debole per i formati eternal, e negli ultimi anni mi sono dedicato in particolare al pauper, dando vita al progetto EternalGathering.
Adoro le sfide, soprattutto quando si parla di deckbuilding, e Project X per anni ha rappresentato per me un enigma indistricabile.

L’enigma del calderone

Da anni sono affascinato da una stravagante rara di Alliances: Storm Cauldron. Non si contano i tentativi di costruirci attorno un mazzo decente, ma vintage e legacy non hanno mai offerto un terreno fertile per questo costoso artefatto. Tutto però è cambiato con la nascita di questo nuovo formato, Magic 696. Che sia questo l’habitat ideale?

L’idea è quella di provare a congestionare di terre la mano dell’avversario, creando un lock con il calderone e Ankh of Mishra, per poi punirlo con l’aiuto di Black Vise. In sostanza, l’obiettivo è quello di farsi odiare dall’avversario.
Storm Cauldron ha un grandissimo impatto sul board. Permette a tutti i giocatori di beneficiare di un land drop aggiuntivo, ma ogni volta che una terra viene tappata per attingere mana, essa torna in mano al suo proprietario. Con Ankh in gioco, ogni mana attinto dalle terre da parte dell’avversario costerà quindi due punti vita. Sarà quasi impossibile, o particolarmente doloroso, svuotare in fretta la propria mano.

 

Project X

Il nucleo del mazzo è facile da intuire.

The pain engine

(12)
Storm Cauldron
Ankh of Mishra
Black Vise

Dodici pezzi che racchiudono l’essenza dell’archetipo. Optare per il full set di tutti e tre i pezzi è quasi d’obbligo, dal momento che vogliamo vederli in fretta. Inoltre, Vise e Ankh danno il meglio di sé in molteplici copie. Salta subito all’occhio il fatto che si tratti di artefatti, e se aggiungiamo il fatto che vederli non basta, ma che vogliamo anche appoggiarli il prima possibile sul tavolo, anche il passaggio successivo è abbastanza automatico.

 

The lubricant package

(12)
Mishra’s Workshop
Mana Vault
Sol Ring
Mana Crypt
Mox Sapphire
Mox Jet
Mox Ruby
Mox Emerald
Mox Pearl
Black Lotus

Il formato ci mette a disposizione gioielli, fiori e altri modi per garantirci partenze esplosive. Questa sarà per noi croce e delizia, visto che anche i nostri avversari avranno accesso a tali risorse, che potrebbero scombussolare i nostri piani malvagi.  Un motivo in più per abusare delle accelerazioni di mana. Dobbiamo mettere in pratica il nostro piano nei primi turni e vogliamo permetterci di poter mulligare in modo aggressivo, senza ritrovarci con un drop a {5} che non potremo giocare. Già qui possiamo pensare alle prime personalizzazioni come aggiungere il quarto Mana Vault, o optare per Dark Ritual. Per il momento, è meglio restare sull’idea originale.

 

The digging team

(13)
Ancestral Recall
Brainstorm
Lat-Nam’s Legacy
Demonic Tutor
Demonic Consultation
Merchant Scroll
Timetwister

Alla ricerca del pezzo perduto

L’archetipo è un prison deck. La sua natura però è ibrida,  e vogliamo trovare la nostra combo. Abbiamo gli artefatti, abbiamo anche il mana per giocarli… a questo punto ci serve un modo per ridurre al minimo la casualità.
Ancestral, Demonic Tutor e Timetwister non hanno bisogno di presentazioni. Andreste a giocare un Mondiale lasciando Pelè e Garrincha a casa? Demonic Consultation è già una carta dalla natura più controversa, ma la useremo quasi sempre per cercare cose che giochiamo in quattro copie, facendo di lei un tutore instant a costo {B}. Scusate se è poco! Scroll ci permette di prendere Ancestral, ma non solo. Meglio con che senza. Brainstorm è una bellissima carta, ma lo è molto meno quando non si ha accesso alle fetchlands…. Lat-Nam’s Legacy non è così bella, ma ha una sinergia con il cantrip, è instant, non fa svantaggio. Queste otto carte non sono di certo insostituibili, ma consiglio di dar loro fiducia. Un’alternativa interessante, o anche un’aggiunta, potrebbe essereUrza’s Bauble.

 

The condom box

(9)
Ivory Tower
Force of Will
Mana Drain
Memory Lapse
Arcane Denial

Mai uscire di casa senza protezioni

Se siamo veloci a mettere in gioco il calderone e ad impostare il nostro lock, non ci resta che proteggerlo. Non giochiamo una combo che porta a casa la partita subito, come Power-Monolith. La soluzione potrebbe essere contrastare un’eventuale race avversaria, aggiungendo ai danni che facciamo anche il guadagno di punti vita di Ivory Tower. Il tutto condito da una serie di counter che siano facilmente giocabili e ci facciano guadagnare tempo.

 

Project X – La lista

Lands (14)
Underground Sea
Mishra’s Workshop
Rainbow Vale
Library of Alexandria
Underground River

Spells (46)
Demonic Consultation
Brainstorm
Lat-Nam’s Legacy
Merchant Scroll
Demonic Tutor
Force of Will
Mana Vault
Memory Lapse
Arcane Denial
Ivory Tower
Storm Cauldron
Mox Emerald
Ankh of Mishra
Black Vise
Mana Crypt
Mana Drain
Sol Ring
Black Lotus
Timetwister
Mox Jet
Mox Pearl
Mox Ruby
Mox Sapphire
Ancestral Recall
Time Walk
Sideboard (15)
Hurkyl’s Recall
Ihsan’s Shade
The Abyss
Hydroblast
Flash Counter
Ashes to Ashes
The Tabernacle at Pendrell Vale
Mirror Universe

Spero che questo articolo abbia risvegliato il deckbuilder sopito in voi. Aspetto i vostri commenti, perchè Project X è un vero e proprio cantiere, un work in progress che magari ci regalerà un nuovo tier del formato. Cercate di essere costruttivi, ogni idea è ben accetta!
Ne approfitto per ringraziare lo staff di MtG 696, che si sta impegnando moltissimo per far crescere la community, e per invitarvi a giocare il formato, che è davvero figo!

 



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